L’Isis torna a minacciare l’Europa e manda un messaggio ai suoi seguaci invitandoli a sfruttare la guerra in Ucraina per nuovi attentati.
I pericoli per l’Occidente non sembrano giungere solo dalla tensione con la Russia e dall’offensiva iniziata in Ucraina ma anche da altri fronti. L’Isis torna a minacciare l’Europa e lo fa inviando un messaggio a tutti i suoi seguaci attraverso Telegram. Il messaggio è chiaro: approfittare del caos generato dal conflitto russo-ucraino per riprendere gli attentati e vendicare le morti di alcuni leader dello Stato islamico.
A lanciare l’appello ai miliziani dell’Isis attraverso Telegram è il portavoce dell’Isis Abu Omar al-Muhajir. Questo il contenuto del messaggio: “Annunciano, con l’aiuto di Dio, l’inizio di una battaglia benedetta per rivendicare i due sceicchi Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi e Sheikh al-Muhajir Abu Hamzah al-Qurayshi”. Tutti i seguaci di Daesh sono dunque invitati a compiere attentati terroristici in tutta Europa.
Lo Stato islamico torna a minacciare l’Occidente e lo fa approfittando della situazione difficile, di insicurezza e confusione, attualmente vissuta per la guerra in Ucraina. Queste infatti le parole dell’Isis: “A tutti i leoni del Califfato e ai combattenti dello Stato islamico ovunque. Se colpite, colpite duramente in modo da causare dolore e terrorizzare. La guerra in Ucraina non deve terminare fino a quando non verranno bruciati i crociati e distrutti i loro territori”.
La vendetta
La rabbia dell’Isis torna a fare paura in Europa. Lo Stato islamico un mese fa aveva confermato la morte del suo leader al-Qurayshi avvenuta nel nord ovest della Siria durante un’operazione delle forze armate statunitensi. Come suo successore era stato proclamato Abu al-Hassan al-Hashimi. Gli USA, però, un mese fa, a seguito dell’operazione, avevano detto che il capo del Califfato si era fatto saltare in aria durante un blitz degli americani, uccidendo anche la moglie e i figli.
Il presidente Joe Biden aveva detto: “In un ultimo atto di disperata vigliaccheria ha preferito questa fine senza alcun riguardo nei confronti dei suoi familiari o di altre persone presenti nell’edificio”.